Erano a Corfù, a bordo di un motoryacht battente bandiera americana. Ma non sono sfuggiti al mandato di arresto europeo emesso dalla Procura della repubblica di Lecce: in manette sono finiti i tre scafisti che venerdì, attorno alle 7.30, hanno abbandonato al largo di Santa Maria di Leuca un gommone con a bordo 44 migranti.
Come scrive il quotidianodipuglia.it, dalle prime informazioni raccolte dai migranti – che hanno detto di essere partiti dalla Turchia e di aver pagato, per il viaggio della speranza verso l’Italia, ben 10mila euro a testa – si è capito che il gommone era stato sganciato da un motoryacht con a bordo tre persone di nazionalità turca. Lo yacht è stato individuato dall’alto da un aereo e seguito fino a Corfù, dove ieri pomeriggio è stato eseguito il mandato di arresto europeo.
Le 44 persone messe in salvo appartenevano a cinque nuclei familiari di nazionalità curdo-irachena, curdo-iraniana, turca e uzbeka. Il gommone è stato intercettato da una motovedetta della Capitaneria di porto, mentre all’intervento di salvataggio ha partecipato anche personale della Guardia di finanza e dei carabinieri. I migranti sono stati fatti sbarcare in tutta sicurezza nel porto di Santa Maria di Leuca.