Ilva, presidente PE Sassoli contro la Cina

Il presidente del Parlamento europeo Sassoli, incalzato da Francesco Perretta (ImolaOggi.it), ammette pratiche commerciali scorrette da parte della Cina sull’acciaio.

David Sassoli e’ intervenuto oggi al convegno su “Umiltà, disinteresse e beatitudine”, organizzato a Firenze dalla Conferenza Episcopale Toscana. Nel suo intervento, tante belle parole ma nessun cenno sulla crisi dell’economia italiana o sullo strapotere franco-tedesco. Argomento principale sono state invece le politiche europee per la lotta al cambiamento climatico.

Ci ha pensato Francesco Perretta di ImolaOggi a far notare che i problemi, in Italia, sono altri chiedendo al presidente del Parlamento Europeo quale fosse la sua posizione sull’ILVA e sulla crisi dell’acciaio, dal momento che le quote europee salvaguardano le produzioni altamente inquinanti di Cina e paesi emergenti: i prezzi dell’acciaio hanno infatti subito una riduzione negli ultimi mesi anche a causa di un’eccessiva quantità di prodotti extra-EU sul mercato.

Sassoli ha affermato che i cinesi “stanno spostando le loro aziende nei paesi in via di sviluppo che non hanno vincoli e quindi la commissione dovrebbe inserire questi vincoli”, ammettendo indirettamente le pratiche commerciali scorrette volte a by-passare quote e dazi.

Sollecitato poi sulla necessità di dare una mano nella risoluzione di questi problemi attraverso il Parlamento Europeo, il presidente ha dichiarato che tale azione “spetta ai governi”.

A questo punto, ci si chiede perché Sassoli non solleciti il Governo Italiano, attraverso il PD, suo partito di riferimento, o perché non solleciti addirittura la Commissione Europea attraverso Paolo Gentiloni, Commissario per gli Affari Economici, del suo stesso partito.