Elisabetta Trenta travolta dagli scandali. Dopo l’affitto più che agevolato della casa di Stato, è il turno del suo cagnolino. Da quanto rivela il Messaggero l’ex ministro della Difesa ha usufruito dell’auto blu per portare il suo amico a quattro zampe direttamente al Ministero. Una notizia che ha generato pesanti critiche da parte di Giorgia Meloni. “Dopo la faccenda della casa a cui non voleva rinunciare, ora si aggiunge la scorta con l’auto blu (pagata dai contribuenti) al cane dell’ex Ministro Trenta. Alla faccia della lotta ai privilegi del M5S” cinguetta al vetriolo la leader di Fratelli d’Italia.
La grillina era finita nelle grinfie di destra e sinistra per essersi rifiutata (in un primo momento) di lasciare l’abitazione di Stato, concessole solo in veste di ministro. Casa che avrebbe dovuto abbandonare non appena finito il mandato. E invece la Trenta aveva ben pensato di assegnarla in incognita al marito in quanto militare.
Ma la beffa non finisce qui perché la pentastellata, solo in via teorica contraria ai benefici della casta, ha mentito sul canone di affitto. 540 euro al mese come aveva riferito sotto accusa? Assolutamente no. Per lei solo 315 euro mensili. liberoquotidiano.it
Dopo lo scandalo della casa a cui non voleva rinunciare, ora si aggiunge la scorta con l'#autoblu (pagata dai contribuenti) al cane dell'ex Ministro #Trenta. Alla faccia della lotta ai privilegi del M5S! 🤣 pic.twitter.com/awSqDWK8Ir
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) November 20, 2019