Elisabetta Trenta ha mentito, o almeno così sembrerebbe. Secondo quanto riporta il Messaggero, il canone che pagava mensilmente per occupare un alloggio di 180 metri quadri, nel cuore di San Giovanni, era di 314,95 euro e non di 540 come aveva dichiarato. Per l’esattezza, 141,76 euro, ai quali vanno aggiunti 173,19 euro «per il mobilio».
Dopo le polemiche sulla casa, le pressioni politiche e l’invito del leader del suo partito, Luigi Di Maio, l’ex ministro della Difesa, ieri, ha deciso che lascerà l’appartamento, assegnatole dopo la nomina e girato al marito dopo la decadenza.