Lunedì sera, il regno del sondaggione di Enrico Mentana, proposto nel corso del TgLa7. Una rilevazione, quella firmata Swg, interlocutoria. Ma non per tutti. Si parte dal consueto primato della Lega di Matteo Salvini, primissima con il 34% tondo tondo, in calo dello 0,5% rispetto alla settimana precedente, ma comunque forte di una cifra che è quasi il doppio rispetto a quella raccolta dal Pd, seconda forza in calo dello 0,3% al 18,3 per cento. Dunque il M5s, che sale di uno 0,4% e si assesta al 16,2 per cento. Stabili i Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, che rimangono al 9,5 per cento. Lievi segni di vita per Forza Italia e Silvio Berlusconi, che vengono dati al 6,4% in crescita di 0,2 punti percentuali.
Ed eccoci poi ad Italia Viva di Matteo Renzi, l’unica forza politica per cui il sondaggio è tutt’altro che interlocutorio. Già, perché IV nell’arco di una settimana tracolla di 0,6 punti percentuali, assestandosi al 5 per cento. Un calo drammatico, considerata l’esiguità delle cifre di cui gode la formazione politica dell’ex premier, sempre più lontana da quella doppia cifra spacciata come reale obiettivo, magari da raggiungere in tempi brevi.
Infine, si segnalano lievi crescite per gli altri partiti minori. Sinistra Italiana-Mdp, pur in odor di scissione, salgono dello 0,3% al 3,3%; i Verdi salgono dello 0,4% portandosi al 2,3%; dunque +Europa di Emma Bonino, che prende 0,2 punti percentuali e si assesta all’1,7%; Giovanni Toti con Cambiamo! lascia sul campo lo 0,2% e si porta all’1,1 per cento. Infine, si segnala che il 37% del campione interpellato preferisce non esprimersi. liberoquotidiano.it