Regionali Emilia R., Popolo della Famiglia presente con una propria lista

Mirko De Carli – Coordinatore Nazionale Alta Italia del Popolo della Famiglia

Alle prossime elezioni regionali il Popolo della Famiglia sarà presente con una propria lista. Abbiamo lanciato il terzo polo cattolico e liberale: una grande lista aperta al contributo di tutte le donne e uomini di buona volontà animati dal desiderio di riportare la parola “speranza” sul volto di tante famiglie che non arrivano più alla fine del mese. Lo spopolamento della dorsale appenninica, la crisi continua delle piccole e medie imprese regionali che sono da sempre l’ossatura economica del paese e un’emergenza demografica ormai mostruosa sono i punti critici più evidenti di un sistema Emilia-Romagna che non funziona più e che necessita di 5 anni di buon governo alternativo a chi ha governato questa Regione da sempre.

Stiamo raccogliendo le firme nei 9 collegi provinciali e incontriamo ogni weekend i cittadini presentando il nostro programma elettorale e raccogliendo migliaia di firme a sostegno della petizione per la riapertura dei punti nascita chiusi in questi anni dalla Giunta Bonaccini. Siamo aperti al dialogo con la Lega per allargare l’alleanza del centrodestra e essere più forti nel confronto con la sinistra: questa però non è una condizione che determina la nostra presenza elettorale. Il terzo polo cattolico e liberale ci sarà.

Chi promuove questo “terzo polo”? Tanti comitati, associazioni e movimenti che fanno riferimento al cattolicesimo popolare e tanti laici animati da una spinta umanistica che si riconosce nei valori della libertà espressa a 360 gradi (libertà di fare impresa, mettere su famiglia…). Ovviamente anche sigle di partito sono in prima linea ma solo al servizio di questa lista e non per essere i proprietari esclusivi. Il progetto è il più inclusivo possibile: nasceranno per questo nelle prossime ore i vari comitati provinciali per arrivare in tutti i comuni della nostra Regione.

Punti chiave del programma

Un piano regionale per la famiglia con al centro il sostegno alla maternità attraverso una vera e propria indennità per le mamme a tempo pieno e la rimodulazione fiscale favorendo le famiglie che hanno o desiderano mettere alla luce figli, la riduzione della pressione fiscale e burocratica per le imprese tipiche della tradizione regionale e legate al tessuto familiare nostrano ed infine una strategia di incentivi e defiscalizzazione per ripopolare le comunità della dorsale appenninica.