Hanno ricoperto di insulti e minacce gli uomini della polizia locale di Perugia che contestavano un parcheggio irregolare, ma ciò non ha evitato la sanzione emessa nei loro confronti, a cui si sono aggiunte poi le accuse di resistenza, minacce ed oltraggio a pubblico ufficiale.
I protagonisti in negativo della vicenda sono un uomo ed una donna di nazionalità romena, che si sono accaniti in modo volgare e decisamente aggressivo contro due agenti intervenuti per sanzionarli a causa di una violazione del codice stradale. Durante la prima udienza andata in scena in tribunale infatti, i poliziotti hanno riferito al giudice che la vettura dei due stranieri si trovava posteggiata “presso gli stalli riservati al pubblico interesse ed in palese violazione della segnaletica stradale”, come viene riportato da PerugiaToday.
Quando i due stranieri si sono resi conto che non avrebbero in alcun modo potuto intervenire per evitare la contravvenzione, hanno dato subito in escandescenze e quindi aggredito verbalmente i poliziotti con intimidazioni e frasi ingiuriose di ogni genere, “al fine di impedire la propria identificazione e la conseguente contestazione”.
Violenta l’invettiva subìta, che i poliziotti riportano in modo dettagliato dentro l’aula del tribunale. Uno dei due, agitato in particolar modo, avrebbe addirittura accusato i rappresentanti delle forze dell’ordine di agire in quel modo perchè spinto da motivazioni di stampo razzista. “Sei un pezzo di m***a, tu fai la multa a me perché sono straniero. Questa è una multa ingiusta e adesso chiamo i carabinieri, adesso ti faccio vedere io, chiamo anche l’avvocato. Sei una t***a, se eri in Romania a quest’ora eri già morta. Anzi sai che ti dico, che la prosima volta che ti vedo ti metto sotto con la macchina e ti ammazzo. Prima però ti spacco la faccia”.
Poco equivocabili le minacce e gli insulti alla coppia di vigili da parte dell’uomo, ma anche la compagna dello stesso ha voluto dare il proprio prezioso contributo rincarando ulteriormente la dose quando si è vista richiedere i documenti. “Io non ti do un c***o. Semmai ti posso dare la f**a, brutta t***a tu non conti un c***o e io sono cittadina europea, vado dove voglio e faccio quello che c***o mi pare. Sei una razzista, ti faccio fuori prima o poi e, se non lo faccio io, prima o poi trovo qualcuno che lo fa, s*****o pezzo di m***a, vergognati!”.
In attesa del giudizio nei loro confronti, pertanto, i due stranieri risultano indagati per minacce, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.