L’amministratore delegato di ArcelorMittal Italia, Lucia Morselli, ha confermato ai sindacati la decisione di avviare la cessione dell’ex Ilva. “Sono inaccettabili le dichiarazioni che il nuovo ad Morselli ha fatto durante l’incontro con i segretari territoriali di Fim, Fiom e Uilm a Taranto”, affermano il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, e il segretario nazionale Valerio D’Alò. Morselli, che domani incontrerà il premier Giuseppe Conte, “ci ha fatto sapere che contemporaneamente avvierà la procedura di cessione ex-articolo 47, avviando la procedura di cessione di ramo d’azienda”.
“Un comportamento inaccettabile – secondo la Fim – irrispettoso dei lavoratori e del governo. Qui non si tratta solo di impianti industriali da restituire ai commissari ma di persone e di famiglie che rischiano nuovamente di ripiombare nella più totale incertezza. Una situazione che sta sfibrando e minando la speranza dei lavoratori e delle loro famiglie. Va subito disinnescato l’alibi ad ArcelorMittal per mollare con la reintroduzione dello scudo penale con un decreto d’urgenza”.
“Se la Morselli – aggiungono i sindacalisti – dovesse dare seguito all’attuazione dell’articolo 47, significherebbe mettere fine alle speranze di rilancio e ambientalizzazione del siderurgico tarantino. Perchè se Am investCo è indietro sulle e scadenze del Dpcm, comunque ArcelorMittal ha avviato i lavori previsti dal piano, mentre la gestione commissariale in questi anni ha solo aumentato lo stato di usura degli impianti, azzerando le manutenzioni e abbandonando i mercati e i clienti”. (askanews)