L’addio di Arcelor Mittal all’ex Ilva di Taranto arriva come un fulmine a ciel sereno su un Movimento 5 Stelle allo sbando. In molti puntano già il dito contro Luigi Di Maio, ex ministro dello Sviluppo, e del suo successore (grillino) Stefano Patuanelli, entrambi avevano infatti promesso ai tarantini la chiusura dello stabilimento dichiarando guerra all’acciaieria.
A decretare la fine dei pentastellati dopo la figuraccia-Ilva è Paolo Becchi: “Oltre diecimila posti di lavoro a rischio a Taranto per scelte politiche demenziali – cinguetta alquanto alterato – e questi infami discutono sulla tassa da introdurre sulla plastica. Quanto può ancora durare lo sfascio del Paese, cosa deve ancora sopportare il popolo italiano?”. liberoquotidiano.it
Oltre diecimila posti di lavoro a rischio a Taranto per scelte politiche demenziali e questi infami discutono sulla tassa da introdurre sulla plastica. Quanto può ancora durare lo sfascio del Paese, cosa deve ancora sopportare il popolo italiano?
— Paolo Becchi (@pbecchi) November 4, 2019