Stupro discoteca Factory, arrestato tunisino. Era un buttafuori

Il 19 maggio scorso, una 21enne etiope, si era presentata in lacrime alla direzione della discoteca “Factory” dicendo di essere stata aggredita e violentata da tre uomini in un cortile del locale, circostanza poi accertata dagli inquirenti coordinati dai magistrati della Procura di Roma.

Gli agenti della Squadra mobile di Roma hanno arrestato una seconda persona, ritenuta responsabile della violenza sessuale ai danni della ragazza. Secondo quanto si è appreso, si tratta di un tunisino di 35 anni che lavorava quella sera come addetto alla sicurezza del locale. Ad incastrarlo il Dna trovato sui vestiti e addosso alla vittima. L’uomo, che dopo i fatti aveva lasciato l’Italia, è rientrato ieri a Roma con un volo dalla Tunisia, ma ad attenderlo all’aeroporto di Fiumicino c’erano gli agenti della Squadra Mobile in collaborazione con la polizia di frontiera.

Per la violenza di quella notte la polizia ha già arrestato a luglio Gabriel Pap Radzvan, un 25enne di nazionalità romena che lavorava nel locale come inserviente. Le indagini vanno ora avanti per rintracciare il terzo responsabile dello stupro di gruppo.