Perugia, traffico internazionale di droga: 150 stranieri arrestati

Maxi operazione dei carabinieri di Perugia che hanno smantellato un’inedita e insospettabile organizzazione di trafficanti internazionali di droga, costituita da soggetti originari della Tanzania e del Burundi.

Il bilancio dell’operazione è di 150 persone arrestate e quintali di stupefacente sequestrato, per un valore di decine di milioni di euro. I corrieri nascondevano la droga nei vesti e nei doppi fondi di valige e borse. Alla maxi operazione hanno preso parte organismi di polizia nazionali e internazionali, in costante raccordo tra la direzione Distrettuale antimafia perugina ed Eurojust.

I numeri vengono riportati dal quotidiano La Nazione : Sono 105 il totale operazioni in Italia ed all’estero; 143 i corrieri arrestati; 231 i chili di eroina sequestrata per un valore di 35 milioni; 20 i chili di cocaina per 4,2 milioni e poi sono stati recuperati anche 2 chili di Mdma. I dettagli dell’operazione sono stati resi noti in una conferenza stampa con il Procuratore della Repubblica reggente di Perugia – Giuseppe Petrazzini

Si tratta di sconosciuti alla giustizia, barbieri, commercianti, attori, imprenditori che conducevano una vita assolutamente modesta, avendo cura di non ostentare mai le proprie, reali (ingentissime) possibilità economiche.

Un’investigazione a ritroso per risalire alla fonte di fornitura della droga – dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia in collaborazione della D.C.S.A, del Servizio per la Cooperazione internazionale di Polizia Europol e di Eurojust – ha ricostruito i canali di approvvigionamento dello stupefacente destinato alla piazza perugina, identificando i fornitori intermedi operanti nel casertano, di nazionalità africana (Costa d’Avorio e Nigeria), individuando e arrestando in flagranza, fra questi, un ivoriano di circa 40 anni, affittuario di una villa di proprietà di un esponente del clan dei casalesi.

Monitorando i rifornitori dei pushers perugini, poi, è stato individuato un soggetto tanzaniano, il quale gestiva dal nord della Polonia, una fitta rete di trafficanti di eroina dimoranti in ogni angolo del mondo. Un insospettabile sposato con una donna del posto e con figli piccoli, che riusciva a spostare sistematicamente ingenti partite di stupefacente di eroina dai luoghi di produzione fino alle piazze italiane.