Carcere di Marassi, casi di scabbia. Sindacati denunciano rischio epiedemia. A denunciarlo è il segretario ragionala della Uil Penitenziari, Fabio Pagani , che ha lanciato l’allarme sul rischio contagio: «Se com’è vero – ha detto Pagani – che circa il 47 % della popolazione detenuta è composta da soggetti che non hanno una condanna definitiva e circa il 24% di soggetti non sono ancora stati sottoposti al giudizio di primo grado, emerge, chiaramente, un problema di giustizia e dei tempi della giustizia. Se il 34 % dei detenuti è potenzialmente portatore di malattie infettive (HIV, Epatite C, scabbia) e il 65% soffre di patologie psichiche più o meno gravi ,emerge anche una questione sanitaria»,
Pagani ha proseguito ricordato che nel 2019 sono già 32 i detenuti che si sono tolti la vita a Marassi, e che i casi di autolesionismo superano i 5mila casi: «Le aggressioni verso altri detenuti o personale penitenziario sono più di 750 – prosegue Pagani – emerge un panorama di depressione e violenza. In questo panorama disastrato ed allarmante il personale continua a prestare servizio, ai limiti del martirio, nella consapevolezza di essere solo ed abbandonato da un’amministrazione silente, inoperosa e persino distante e nemica».
«Occorrono maggiori controlli e adeguate misure sanitarie a tutela del personale di Polizia Penitenziaria di servizio nella sezione in cui sono ristretti i soggetti affetti da scabbia, nonché coloro che risultano più esposti al rischio per le particolari mansioni, come il magazzino e la lavanderia detenuti, tenuto conto che è una malattia parassitosi della pelle che si trasmette anche per contatti indiretto».