No, Mario Balotelli non cambierà mai. Altra follia per l’attaccante del Brescia al termine della performance assai rivedibile di sabato 26 ottobre contro il Genoa, partita in cui si è mostrato nervoso, anzi nervosissimo, per tutto il tempo passato in campo. E nel momento in cui la sua partita finiva, Balotelli, è finito nei guai per aver distrutto la macchina fotografica di Massimo Lovati, fotografo dell’Ansa, che segue sempre il Genoa.
La denuncia arriva dal fotografo in persona, che accusa Balotelli di aver colpito la macchina fotografica “facendola volare per alcuni metri” in un momento “di rabbia post-sostituzione”. E ancora, il fotografo aggiunge: “Ho già avvertito i dirigenti del Brescia, farò valutare i danni e poi vedrò il da farsi. Non è ammissibile che accada una cosa del genere”. liberoquotidiano.it
Qui di seguito, il post integrale di Massimo Lovati, pubblicato su Facebook:
Io con la mia fotocamera Canon con l’obiettivo Canon 8/15 mm che anche stasera ho posizionato su un piccolo trepiede e remotata con cavo da 35 metri dietro la porta sotto la gradinata sud allo stadio Ferraris di Genova per documentare da dietro la porta azioni durante la partita Genoa-Brescia. Il signor Balotelli quando è stato richiamato in panchina la ha usata come fosse un pallone e l’ha calciata contro i rotors della pubblicità. Mi ha subito chiamato il raccattapalle che aveva assistito alla scena raccontandomi l’accaduto. Ho constatato che la fotocamera e il booster erano vistosamente danneggiati (la cassa della fotocamera spaccata) e la fotocamera non funzionava piu. Bella impresa prendersela con un oggetto di lavoro!! Non ho parole e volutamente non faccio commenti. Ho comunque parlato a fine partita con il Dott. Piovani Direttore del Brescia calcio e gli ho mostrato la fotocamera danneggiata e l’obiettivo: gli ho detto che settimana prossima avrei portato il tutto da Camera Service Milano, centro autorizzato Canon, per verificare i danni e quantificare il costo della eventuale riparazione o sostituzione, sia per la fotocamera, sia per il booster e l’obiettivo. Questi sono strumenti delicatissimi che non devono essere presi a calci. Avvilito comunque è dire poco: rispetto, ci vuole rispetto per persone che lavorano e per i loro strumenti!