Domani Roma “si bloccherà”. L’annuncio arriva dai sindacati che hanno indetto il primo sciopero generale della città. “Non c’era mai stato, è il primo, sotto la giunta Marino ci fu uno sciopero dei dipendenti comunali. E’ ovvio che non ci divertiamo a bloccare la città ma stanno facendo morire le società partecipate”, afferma il segretario della Uil del Lazio Alberto Civica in dura polemica con l’amministrazione Raggi.
Un venerdì nero dai trasporti ai rifiuti. Il possibile impatto dello sciopero sulla città si misura anche nell’appello dell’Ama, la municipalizzata dei rifiuti, che invita per quella giornata i cittadini a non buttare l’immondizia nei cassonetti, posticipando il conferimento al giorno successivo. A far esplodere la protesta di Cgil, Cisl e Uil – che venerdì manifesteranno in piazza del Campidoglio contro l’amministrazione a 5 stelle – è la vertenza sulle società partecipate del Comune, in particolare il ritardo nell’ approvazione dei bilanci Ama (per una controversia con il Campidoglio) e la liquidazione di Roma Metropolitane, l’azienda che si occupa di programmare e appaltare le opere della mobilità, tra cui metro C.
“E’ uno sciopero per Roma e non è a cuor leggero. Siamo stufi di vivere nel degrado con servizi scadenti e dipendenti che lavorano in condizioni umilianti, con violenze su operatori Atac e Ama”, ha detto dalla Cgil, il sindacalista Natale Di Cola. Per la prima volta, inoltre, hanno aderito allo sciopero anche i consumatori con il Codacons che chiarisce: “Cittadini e lavoratori saranno dalla stessa parte e gli utenti romani daranno il proprio contributo per bloccare la città. La situazione della capitale è talmente devastante che non esiste altra soluzione se non il commissariamento dell’amministrazione“. ANSA