LA VALLETTA, 22 OTT – Un centinaio di migranti è stato arrestato per aver partecipato alla rivolta che tra domenica e ieri ha devastato il centro di accoglienza di Hal Far a Malta. Oggi è cominciata la sfilata al Tribunale di Valletta per le incriminazioni, procedura che sarà eseguita portando gli arrestati nella sede della Corte a gruppi di trenta.
Secondo fonti giudiziarie citate dai media maltesi, è improbabile che i giudici concederanno rilasci su cauzione viste le circostanze e lo status giuridico degli arrestati. La probabile conferma di almeno una novantina di ordini detentivi equivarrà a far crescere la popolazione carceraria di oltre un quarto, mettendo sotto stress le strutture detentive dell’isola.
Secondo quanto riferito dagli stessi imputati al magistrato per le indagini preliminari, Doreen Clarke, la rivolta è cominciata a causa di tre migranti ubriachi. I tre sarebbero giunti a Malta qualche settimana fa per finire alloggiati presso il centro di Ħal Far. Domenica sera, presentandosi ubriachi all’ingresso, gli è stato impedito di entrare. La loro reazione è degenerata in una rivolta generalizzata che ha visto aggredire pubblici ufficiali e dare alle fiamme vetture e uffici.
#Malta:video girato all'interno di un centro di accoglienza dove i #migranti hanno dato vita ad una rivolta,incendiando i locali e occupando gli uffici amministrativi.
Questi sono i migranti,che scappano da guerra e fame, perseguitati e torturati,e che facciamo entrare in Italia. pic.twitter.com/jCN4GugxCL— Francesca Totolo (@francescatotolo) October 22, 2019