Chiudere le due fabbriche piemontesi e trasferire la produzione in Polonia. La crisi della Mahle, multinazionale del settore automotive, è arrivata ad un epilogo che potrebbe essere negativo per i siti di La Loggia e Saluzzo. Domani all’Unione industriale è previsto un incontro per fare il punto sulle difficoltà del settore che si occupa di produzione di pistoni. Ed è probabile che la società annuncerà l’intenzione di dismettere la produzione a La Loggia e Saluzzo e di trasferire tutto nei siti polacchi della multinazionale che ha livello mondiale ha 79 mila addetti. In Piemonte si sfiorano le 400 unità.
Già maggio – come scrive La Repubblica – le aspettative per il 2019 mostravano un peggioramento rispetto alle previsioni fatte a dicembre. I rappresentanti dei lavoratori si erano detti molto preoccupati “per la mancanza di prospettive per il futuro”. Una situazione condivisa anche dall’assessorato al lavoro.
Sembra la fotocopia dell’ex Embraco – che trasferì la produzione in Slovenia – e di Motorola, la prima multinazionale a inaugurare il sistema “toccata e fuga”.