Dall’Italia alla Francia e poi a Malta. Gozi, il saltimbanco del Pd

È italiano, ma lavora per il governo francese. Lavora per il governo francese, ma fa da consulente per il premier di Malta. Sandro Gozi ama definirsi “un sovranista europeo” e certamente la sua attività politica non conosce confini, visto che dopo la Brexit entrerà all’Europarlamento con il gruppo macronista di “En Marche” (si era candidato da tesserato Pd, ora è passato nelle fila di Italia Viva). Ma la notizia del suo contratto con il capo del governo maltese sta sollevando polemiche in Francia, oltre che nel più piccolo degli Stati Ue.

Come scrive LA STAMPA, dalla fine di luglio Gozi lavora per il primo ministro francese, Edouard Philippe, in qualità di responsabile per gli Affari Ue (“Dobbiamo valutare se togliergli la cittadinanza” disse Luigi Di Maio). Stando a quanto riporta “Le Monde”, l’ex sottosegretario agli Affari Ue dei governi Renzi e Gentiloni non aveva informato Philippe della sua consulenza con Joseph Muscat, iniziata nel 2018.

Il giornale francese accusa Gozi di aver “più volte cambiato versione” sulla questione. In un primo momento aveva sminuito la vicenda, sostenendo che “non esiste conflitto di interessi” e che “si tratta di un lavoro assolutamente regolare”. Nei giorni successivi ha invece precisato che il contratto con Muscat “si è concluso a giugno”.

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