E SE VOI NON RIDATE LA SCORTA AL COLONNELLO ULTIMO
LA SUA SCORTA SAREMO NOI VIGILI DEL FUOCO DI USB CALABRIA INSIEME A TUTTI I CITTADINI
In queste ore a Catanzaro in piazza Matteotti, davanti la Procura della Repubblica di Catanzaro, una delegazione di noi Vigili del Fuoco del Coordinamento Regionale dell’Unione Sindacale di Base della Calabria insieme alla Consigliera comunale del Comune di San Luca la Dott.ssa Alessia Bausone ed ai lavoratori e cittadini di Catanzaro stanno svolgendo un presidio di protesta affinché venga ridata nuovamente la scorta al Colonnello dell’Arma dei Carabinieri Sergio De Caprio meglio conosciuto come il Colonnello Ultimo.
Anche se siamo stati uniti in precedenza nella lotta, non è servito ad impedire al Ministero dell’Interno di sostituirsi alla magistratura attraverso il Tar del Lazio, che attraverso una sentenza gli aveva ridato nuovamente la scorta. Al Ministero dell’Interno non basta trasformare il Corpo Nazionale di noi Vigili del Fuoco, in un Luna Park (Senza Inail e senza essere riconoscimento della categoria altamente usurante), ma vuole mettere le mani e ridurre in cenere tutto ciò che può, anche se non può, soprattutto su una situazione delicata ed altamente sensibile nei confronti del Colonnello Ultimo.
Anche stamattina mobiliteremo come USB Vigili del Fuoco gli organi competenti e tutta la cittadinanza, affinché queste prese di posizione estemporanee da parte di organi incompetenti e “non” esecutivi deve avere una fine, poiché sulle vite umane di operatori e servitori dello Stato non si può giocare a braccio di ferro, ma esigiamo diritti e rispetto. Abbiamo ideato un “hashtag” #CHICOMBATTELAMAFIAINOGNILUOGODILAVOROESULLASTRADANONPUOESSERELASCIATOSENZASCORTA , per divulgare la situazione in più chiediamo che venga firmata la petizione On-Line https://www.change.org/p/l-arma-dei-carabinieri-per-il-reintegro-immediato-della-scorta-al-col-sergio-de-caprio
affinché si metta un punto a questa situazione.
Come comparto USB Vigili del Fuoco Calabria e di tutta USB combattiamo lo sfruttamento e la mafia ogni giorno su tutti i luoghi di lavoro ed è nostro dovere difendere chi lo fa da più tempo di noi e lo ha reso l’unico obiettivo della sua vita e soprattutto ridando giustizia a tutte le vittime di mafia.
Questo è solo l’inizio del fronte di lotta sul paradiso della strada, poiché tutto quello che per i “K”arrieristi vuole essere una vessazione, un oppressione ed una punizione, per noi combattenti del nulla in cambio sarà un premio e tutto ciò si chiamerà lotta sulla strada.
Catanzaro, 21/10/2019