Luigi Di Maio sta male. Ma è difficile trovare un medico che riesca a guarirlo dalle panzane che pronuncia. Annunciando al mondo che va a fare comizi da domani in Umbria ne ha infilato un paio di perle niente male.
“Basta con le coalizioni finte”, dice Di Maio… – La prima: “È finita l’epoca delle coalizioni finte, nate solo per spartirsi le poltrone“. E’ veramente un esercizio di faccia tosta. I Cinquestelle umbri sanno benissimo quello che è successo nella regione. Hanno denunciato gli scandali del Pd nella sanità e poi si sono ritrovati assieme con loro in alleanza per la regione del dopo Marini. Solo dalla bocca di uno svergognato come il ministro degli Esteri può uscire una frase del genere. Pd e grillini si sono messi insieme proprio per tentare di spartirsi poltrone che per fortuna non riusciranno a conquistare. Perché gli elettori non hanno l’anello al naso e hanno ben compreso l’imbroglio che si vuole consumare alle loro spalle. Altro che fine delle coalizioni finte. Zingaretti e Di Maio si sono messi insieme proprio per il terrore delle urne di domenica prossima ma perderanno malamente.
E promette il cambiamento col Pd dello scandalo – Ancora più ridicola la seconda frase pronunciate in ansia da propaganda da Luigi Di Maio: “Domenica 27 ottobre in Umbria la gente avrà la possibilità di votare per cambiare non solo una Regione, ma una mentalità“. Incredibile: si allea con il Pd e osa parlare di cambiamento. Ma si rende conto, il cosiddetto capo politico dei pentastellati, che altra bestialità è stato capace di dichiarare? La sinistra governa quel territorio da decenni, frana su uno scandalo, lui ci si mette assieme, e adesso dovremmo credere alla nuova frottola?
La realtà è che non sanno più come uscirne e già hanno capito che domenica sera finirà questa barzelletta Pd-Cinquestelle in Umbria. Adesso conteranno solo le percentuali dei rispettivi partiti, perché la resa dei conti la subiranno all’interno. Quando si azzarda è così.