Mara Carfagna dimentica la campagna 2006 con “l’estrema destra” e Renzi la corteggia

Vuoi vedere che questa storia dell’estrema destra è solo una scusa per Mara Carfagna? Le voci che si rincorrono lasciano pensare ad un posto già prenotato in prima fila alla Leopolda di Renzi. E per questo ha dovuto inventare la storiella che lei non può stare in piazza con CasaPound. Eppure, quando cominciò la sua esperienza parlamentare, nel 2006, la Carfagna fu eletta in Campania 2, nella lista di Forza Italia. In quella coalizione, c’erano tante liste. Tra queste Azione Sociale, Fronte Sociale Nazionale di Adriano Tilgher e Forza Nuova di Roberto Fiore, che facevano parte del cartello di Alternativa Sociale, guidato da Alessandra Mussolini (unica dei tre leader in lista). E in più la Fiamma Tricolore di Luca Romagnoli. Eppure, non le fece schifo quell’alleanza.

In agguato c’è Matteo Renzi – – Oggi dice che è sbagliato andare a San Giovanni perché c’è “l’estrema destra”, il che contraddice “venticinque anni di battaglie”. Ma 13 anni orsono in quella coalizione fece battaglia e venne eletta. Può succedere. Peccato però che in agguato ci sia Matteo Renzi che torna a dire: ”La vorrei in una prossima Leopolda e le vorrei dare nel partito un ruolo da assoluta protagonista”. In un retroscena pubblicato oggi sul Foglio, il direttore Claudio Cerasa riporta alcune frasi attribuibili al leader di Italia Viva sul futuro del suo partito. Parole con cui l’ex premier dimostra di guardare con interesse, per il futuro della sua nuova creatura politica, all’esponente di Fi e vicepresidente della Camera.

Berlusconi dispiaciuto per la Carfagna – – Ci resta male, ovviamente, Silvio Berlusconi. Gli chiedono i giornalisti se ha sentito Mara Carfagna “No”. Intende farlo, in queste ore in cui ha invitato a prendere le distanze dalla piazza di domani per le infiltrazioni neofasciste? “Non lo so”. Soddisfatto della sua deputata in questo periodo, dei suoi distinguo? “Ovviamente no, per niente. Noi siamo per il centrodestra unito”.

Francesco Storace