Ad Assisi, dieci giorni fa, persino i monaci hanno messo in guardia Giuseppe ConteConte: «Stia attento a Renzi, presidente, quello è il demonio». Ma il premier lo sta già facendo dal giorno in cui gli ha telefonato per annunciargli che avrebbe fondato un partito, restando in maggioranza. Conte ha girato la clessidra quel giorno, convinto che sia solo questione di tempo, di come e quando tenterà di affossare il suo governo. E si è messo a osservare le mosse del leader di Italia Viva, alla luce anche delle ricostruzioni che gli riferiscono da Pd e M5S.
E di uno scambio di messaggi su whatsapp tra Renzi e un grillino. Quest’ ultimo gli chiedeva se davvero il suo piano fosse di sostituire Conte, magari perché, come dicono tutti, è lui il vero competitor nell’ area del centro. E perché si illudesse di farlo alla testa di un partito che secondo i sondaggi vale in media il 4%. La risposta, secondo quanto riferito al premier, è stata raggelante: «Ti ricordo che ho fatto cadere Letta con dieci deputati…»
Dopotutto, tra i renziani non si fa quasi più mistero della campagna del loro leader che può contare su 15 senatori, più che sufficienti per indirizzare uno “stai sereno” a Conte: «Tanto uno che fa il premier al suo posto si trova» è la frase che si sente ripetere dentro Italia Viva. Le voci sulle intenzioni dell’ ex rottamatore sono arrivate a Palazzo Chigi. Raccontano di Renzi che comincerebbe a far ballare il governo da gennaio, o di Renzi che gioca su Luigi Di Maio, per sedurlo. Conte lo vede: «Tutti hanno capito che vuole far credere a Luigi che potrebbe prendere il mio posto. Magari dopo la manovra, tra qualche mese». […]
Ilario Lombardo per “la Stampa”