Violenti scontri’ sono in corso tra i combattenti curdi appoggiati da forze dell’esercito regolare siriano e i miliziani arabi filo-Ankara nei pressi dell’autostrada strategica M4, che attraversa il nord della Siria da Aleppo alla frontiera irachena, a una trentina di chilometri dalla frontiera turca. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani.
Sono 637 i “terroristi neutralizzati” (cioè uccisi, feriti o catturati) dall’inizio dell’operazione militare della Turchia nel nord-est della Siria. Lo dice il ministero della Difesa di Ankara, aggiornando la cifra precedente di 611. Il presidente Erdogan precisa che almeno 556 di questi combattenti sono stati uccisi.
Domani l’incontro tra il presidente turco e il vicepresidente americano Mike Pence. Lo indicano fonti diplomatiche turche, secondo cui la delegazione Usa, di cui fa parte anche il segretario di Stato Mike Pompeo, arriverà ad Ankara oggi.
I sostenitori dell’Isis dalla Siria nord-orientale “si stanno diffondendo in tutto il mondo” a seguito del nuovo conflitto, causato dalle politiche degli Usa e dei suoi alleati. A dirlo il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, sottolineando che “anche i Paesi europei sono responsabili per questa situazione”. ANSA