“Noi non abbiamo fatto questo governo per diventare alleati in pianta stabile di Casaleggio, sia chiaro. Salvare il Paese è un dovere, salvare la Rousseau no”. Lo dice Matteo Renzi al ‘Foglio’.
“Alla fine di questa legislatura torneremo liberi e felici competitor. E certo non ci possono chiedere di votare a favore delle fallimentari esperienze di Virginia Raggi e di Chiara Appendino: due giovani donne politiche che rispetto e a cui va tutta la mia solidarietà per gli attacchi personali che hanno ricevuto. Ma le ritengo esempi di due amministrazioni fallimentari -spiega il leader di Italia viva-. Dunque, patti chiari amicizia lunga. Lavoriamo insieme al governo fino al 2023. Poi ognuno per la propria strada. Una bella stretta di mano e via, non un abbraccio per sempre”.
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