«Parlerò all’Onu per Rousseau. L’Italia sia leader sui diritti digitali». Con queste parole, contenute in una intervista al Corriere della Sera, il presidente di Rousseau (braccio operativo digitale del M5S) Davide Casaleggio annunciato che il prossimo 1 ottobre parteciperà ad un evento promosso dal governo alle Nazioni Unite a New York: «Ma viaggerò a mie spese», ha voluto precisare.
Assieme a Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto, fondatore del Movimento cinque stelle, volerà oltreoceano anche la ministra per l’Innovazione tecnologica Paola Pisano, anche lei del M5S.
L’annuncio di Casaleggio ha però innescato pesanti reazioni politiche, dagli alleati di governo del Pd agli ex parlamentari Cinque stelle, passando per Fratelli d’Italia. «Leggo di una proposta Casaleggio all’Onu — attacca Filippo Sensi, deputato del Pd —. A nome, nientemeno dell’esecutivo italiano. Quale? Quello di prima? Quello di adesso? E il governo? Russo? Sveglia».
Mentre Andrea Romano, altro deputato dem, aggiunge: «Casaleggio continua a evitare il macigno che pesa sulla democrazia italiana: il conflitto d’interessi tra la sua azienda privata e il partito dai cui parlamentari riceve finanziamenti obbligatori».