“Una delle dimensioni del clericalismo è la fissazione morale esclusiva sul sesto comandamento, quello contro gli atti impuri”. Papa Francesco invita 24 gesuiti, in occasione di un confronto avvenuto durante il viaggio in Mozambico, a meditare su quali siano davvero i peccati gravi. E il sesso non sarebbe tra questi.
“Una volta – ha spiegato – un gesuita mi disse di stare attento nel dare l’assoluzione, perché i peccati più gravi sono quelli che hanno una maggiore ‘angelicità’: orgoglio, arroganza, dominio. E i meno gravi sono quelli che hanno minore angelicità, quali la gola e la lussuria. Ci si concentra sul sesso e poi non si dà peso all’ingiustizia sociale, alla calunnia, ai pettegolezzi, alle menzogne“.
D’altronde Bergoglio lo aveva già detto di non volere una Chiesa ossessionata dalla morale sessuale. Molto peggio, persino dei sette vizi capitali, è sparlare, come ha ripetuto anche ai fedeli all’udienza generale in piazza San Pietro. liberoquotidiano.it