“Conte non lavorava nello studio Alpa? Eppure io credo che la foto sia autentica … voi che dite? In effetti se Conte lavorava nello stesso studio di Alpa e lo stesso Alpa gli ha fatto vincere il concorso a cattedra non c’è un vizio di incompatibilità?”. Paolo Becchi dà una svolta al caso sollevato tempo fa da Repubblica.
La questione è quella del “conflitto di interessi” che avrebbe dovuto indurre il commissario di esame Guido Alpa ad astenersi dalla commissione che giudicò nel 2002 Conte idoneo al ruolo di professore ordinario. L’Autorità Anticorruzione nel 2017 ha stabilito che “la collaborazione professionale tra candidato e commissario o la comunanza di vita, per assurgere a causa di incompatibilità, deve presupporre una comunione di interessi economici o di vita tra gli stessi di particolare intensità”. E pare che dalla foto del filosofo dubbi non ce ne siano. (liberoquotidiano.it)
Conte non lavorava nello studio Alpa? Eppure io credo che la foto sia autentica … voi che dite ? pic.twitter.com/NGmDyedgmX
— Paolo Becchi (@pbecchi) September 22, 2019