Il governo italiano ha espresso la volontà di aderire alla “European Intervention Initiative EI2”, iniziativa d’intervento ”europea” (a guida francese, ndr). Lo ha riferito ieri il sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri mediante una nota.
L’annuncio della volontà di aderire all’Iniziativa d’intervento è arrivato dopo la visita del presidente francese Emmanuel Macron a Roma, svoltasi mercoledì scorso. Dopo il colloquio con il leader della Francia il premier Giuseppe Conte ha esortato a “voltare pagina” e mettere fine alla “propaganda anti-europea”.
“L’Italia ha comunicato ufficialmente la volontà di aderire all’Iniziativa d’intervento “European Intervention Initiative EI2”, fornendo la peculiare competenza nazionale nel settore securitario nella regione del Mediterraneo”, si legge nella nota del governo.
Come viene aggiunto nella nota, l’iniziativa si fonda su un approccio innovativo alla cooperazione nella Difesa, ispirato alle idee di “interoperabilità politica” ed “anticipazione strategica”.
L’idea sostanziale dell’EI2 è quella di sviluppare la capacità di schierarsi rapidamente su operazioni militari congiunte, evacuazioni civili o soccorsi in caso di calamità.
Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Regno Unito hanno aderito all’iniziativa, a guida francese, nata nel giugno del 2018 al di fuori dei quadri dell’Unione Europea e della NATO.
L’11 settembre la futura presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen ha dichiarato di avere l’intenzione di creare ‘un esercito europeo’. Von Der Leyen ha precisato che “l’Unione Europea non sarà mai un’alleanza militare”, sottolineando tuttavia che gli Stati membri sono al corrente “dell’importanza di una gestione comune delle loro forze militari”.