Migranti, assalto alle isole greche. UE “preoccupata”

La Commissione europea si è detta “preoccupata” per i recenti arrivi a Lesbo, in Grecia. “Prendiamo nota con preoccupazione dei numerosi arrivi di migranti della settimana scorsa a Lesbo, in Grecia, che aggiungono pressione ad un sistema già messo alla prova. Il commissario Avramopoulos e i suoi servizi sono in diretto e regolare contatto con le autorità greche e turche, sia a livello politiche che tecnico. Continuiamo a lavorare con le autorità greche per migliorare la situazione sull’isola e siamo pronti a discutere e a sostenere le misure di emergenza aggiuntive annunciate dalle autorità greche nel fine settimana”, ha detto la portavoce della Commissione europea, Natasha Bertaud. Lo riporta www.agenzianova.com

“Ricordo che nei mesi e anni passati, la Commissione ha reso disponibili tutti i fondi necessari per riqualificare le infrastrutture e migliorare le condizioni di vita negli hotspot dell’isola e ha sostenuto le autorità greche e l’Unhcr nel trasferimento dei migranti vulnerabili nella terraferma. Prendiamo nota della decisione di trasferire sulla terraferma 1.500 persone e siamo pronti a sostenere le autorità greche in questo trasferimento”, ha aggiunto. “L’Ue resta impegnata nella realizzazione della dichiarazione Ue-Turchia e confidiamo di continuare questo lavoro in buona fede con le autorità turche. Come ho detto, il commissario Avramopoulous è in contatto con le autorità turche“, ha concluso.

In precedenza il rappresentante in Grecia dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr),Philippe Leclerc ha lanciato un appello affinché gli Stati membri dell’Unione europea accettino i richiedenti asilo che si trovano nei paesi di primo approdo, gravati dal peso dei flussi migratori. Un invito arrivato a seguito dei violenti scontri avvenuti tra i migranti presso il centro di accoglienza e di identificazione di Moria sull’isola dell’Egeo orientale di Lesbo.

Il sistema di accoglienza della Grecia è al limite. L’Unhcr ha ripetutamente sottolineato che paesi come la Grecia, situati alle frontiere esterne dell’Ue e che accettano il maggior numero di arrivi, hanno bisogno di solidarietà pratica da altri Stati europei“, ha detto Leclerc al quotidiano di Atene “Kathimerini”, aggiungendo che ciò include il trasferimento dei richiedenti asilo, soprattutto minori non accompagnati.