”Ci opponiamo entrambi all’imbarbarimento del linguaggio e alla polarizzazione in politica”. “Sono lieto che con la formazione di questo nuovo governo, l’Italia sia tornata in campo in Europa. Il momento è propizio”. Lo dice il presidente della Repubblica Federale Tedesca FrankWalter Steinmeier, da domani per due giorni in visita di Stato a Roma, sottolineando che “la stretta cooperazione europea tra Italia e Germania sarà necessaria e costruttiva” e indica come obiettivo primario del suo viaggio quello di “dare nuovo impulso a questa collaborazione”.
In particolare, “sono certo – dichiara il presidente tedesco- che con il nuovo governo italiano ci siano i presupposti per lavorare a soluzioni comuni sul problema dei migranti. Ciò che per me è veramente fondamentale è che non dobbiamo lasciare l’Italia da sola in tutto questo. Sono fiducioso che la nuova Commissione europea si adopererà con risolutezza per trovare soluzioni nella questione migratoria. Spero che in futuro verrà dato più sostegno che in passato agli sforzi comuni europei che alleggerirebbero il peso che grava sull’Italia. Desidero aggiungere che la nostra cooperazione non si limita alla questione dei migranti”.
“La questione migratoria – sottolinea Steinmeier- è strettamente connessa con la Libia, dove la situazione richiede un nuovo sforzo europeo se si vuole bloccare l’erosione dello Stato. Italia e Germania, insieme alla Francia, potrebbero lanciare e preparare una tale iniziativa”.Inoltre, fra presente il capo dello Stato della Germania- il presidente Mattarella è senz’altro il capo di Stato che più ho incontrato a livello mondiale. Ci siamo già visti ben cinque volte. E sono felice che ci rivedremo ora nel corso della mia visita a Roma e anche a Napoli.”
“Il presidente della Repubblica ed io abbiamo molto in comune: non solo la visione condivisa dell’Europa e la convinta volontà di preservare la coesione europea, ma anche lo stesso sguardo verso i nostri rispettivi Paesi. Osserviamo con preoccupazione le lacerazioni che innegabilmente ci sono, tra regioni, tra generazioni, tra ricchi e poveri. Entrambi investiamo molto tempo e forze per mantenere la coesione nei nostri Paesi. Ci opponiamo entrambi all’imbarbarimento del linguaggio e alla polarizzazione in politica. Io e il presidente Mattarella ci adoperiamo per la democrazia, sapendo che non può mai vivere senza controversie, ma che nelle controversie devono essere rispettate le regole del gioco. Siamo entrambi persone che sostengono la ragione, il rispetto, il senso della misura e la moderazione”. (askanews)