NAPOLI – Nel 2017 ha navigato unendo, anche soltanto simbolicamente, Beirut a Tel Aviv, quindi due Paesi in guerra, lungo quella che l’equipaggio di Mediterranea ha chiamato la rotta della pace. Oggi i protagonisti di quel viaggio hanno raccontato la loro avventura di dialogo agli studenti di Salerno, nella stazione Marittima progettata da Zaha Hadid. Il progetto Mediterranea, la spedizione nautica, culturale e scientifica ideata dallo scrittore e marinaio Simone Perotti e condotta in navigazione dal 2014 insieme ad altri 52 appassionati di mare e di Mediterraneo, è giunta giovedì sera a Salerno, con il suo equipaggio di 13 persone.
“Il Progetto Mediterranea – racconta il comandante Francesco Nacinovich – vuole parlare di Mediterraneo come luogo della nostra provenienza e non soltanto come mare dove accadono tragedie. Noi sosteniamo l’idea degli Stati Uniti del Mediterraneo. Se nel 1941, Spinelli e gli altri a Ventotene, in piena guerra mondiale, hanno concepito l’idea di un’Europa unita, dovrebbe essere più facile per noi arrivare a un Mediterraneo senza frontiere”.
Nacinovich ha poi raccontato agli studenti l’esperimento sociale, rappresentato dal Progetto Mediterranea, unica esperienza di co-sailing totalmente autofinanziata, portata avanti da un gruppo di poco più di 50 persone liberi da sponsor e finanziamenti, senza condizionamenti. “Il Mediterraneo è stato per 2000 anni fucina di idee – ha proseguito Nacinovich – e dovremmo avere l’audacia di creare modelli diversi. Noi ci stiamo provando”. ANSAMED