Eliminazione del contante, sottomissione a un potere incontrollabile

di Vittorio Zedda  – – Dietro la digitalizzazione e l’eliminazione del contante avanza una nuova forma di sottomissione ad un potere incontrollabile. L’ho segnalato altre volte e continuerò a farlo.
Il cappio tecnologico-bancario, incardinato su EU ed euro, si stringe sempre più.

La cessione della sovranità monetaria, con dismissione della moneta nazionale e acquisto di valuta in euro dal sistema bancario ha costituito il primo pesante esproprio di ricchezza ad intere comunità nazionali come ad ogni singolo cittadino. Ribelliamoci finché siamo in tempo. L‘eliminazione del contante, mascherata come operazione positiva e rassicurante, non è a favore dei cittadini, ma ne aggrava la condizione di schiavitù dal sistema monetario,  bancario, mercantile, capitalista e tecnologico.

Tecnologi, tecnocrati, banchieri e governi asserviti alla finanza globalizzata ovviamente ci diranno il contrario, ma è comprensibile: sono loro che hanno in mano le nostre vite e le nostre risorse. Non facciamoci ulteriormente depredare. Dopo la fregatura dell’euro, passeremo dalla “moneta-debito” al “debito” senza nemmeno la moneta. Ma l’utopia di un mondo senza denaro, porta da una forma di schiavitù ad un’altra peggiore.

Eliminazione del contante, a favore del denaro “elettronico” o virtuale : a vantaggio di chi? Non si tratta di gridare “alle streghe” o di opporsi ad un presunto progresso. Ci dicono: col denaro virtuale ci saranno meno reati penali e fiscali. Forse : difficile rubare quel che non si vede, non appare o non c’è. Però si troverà comunque il modo di rubare : sarà solo questione di nuovi grimaldelli tecnologici per chi sa metterci le mani. E il denaro illecito o evaso al fisco potrà transitare per altri incontrollabili e occulti percorsi virtuali.

Chi inventa antifurti e chiavi d’accesso sa anche come manometterli e neutralizzarli.. Ma tra i possibili effetti collaterali non ci sarà solo una possibile via di fuga per le banche, liberate dal rischio di dover un giorno restituire ai propri correntisti un contante virtuale che non c’è più , se falliscono. Può essere ulteriormente ridotta anche la già vacillante libertà dei cittadini, schiacciata da un “grande fratello bancario” in grado di seguire,tracciare,classificare,tabulare e sfruttare ogni singola scelta di vita di ciascuno.

Con la moneta elettronica sarà facile controllare come, dove e per che cosa spendi e quanto spendi e perché. Possibile con ciò la fine della cosiddetta “privacy”, o di gran parte di essa.

E poi ,una iniziativa di tanto rilievo sociale, può essere assunta senza il consenso civile e democratico dei cittadini-lavoratori-contribuenti ? Stiamo attenti, perché tecnocrazia illiberale e totalitaria, democrazia in caduta libera, dittatura bancaria e nostalgie marxiste suggeriscono l’eliminazione definitiva del contante per togliere gli ultimi spazi di libertà. Ma possedere e liberamente disporre del frutto del proprio lavoro è un diritto naturale, da difendere.

Vittorio Zedda