L’inferno di una sposa bambina in Italia

VICENZA – Una vicenda tremenda con protagonista una sposa bambina, costretta a un matrimonio combinato a distanza e poi anni di stupri e violenze da quando aveva 15 anni. I fatti si sono consumati nel Vicentino dal 2005 e si sono conclusi nel 2013 – come spiega il Giornale di Vicenza – quando la ragazzina è riuscita a scappare e a denunciare il suo sposo-aguzzino. Ieri il tribunale collegiale ha condannato l’uomo a 8 anni e mezzo di reclusione e a un risarcimento di 60mila euro nei confronti dell’ex sposa.

Il matrimonio islamico con la minorenne, lei era un “dono”. Le famiglie si sono accordate, la ragazzina di 15 anni, proveniente dal Bangladesh, è stata data in “dono” al marito, all’epoca dei fatti 25enne. Il matrimonio a distanza è stato celebrato con rito islamico, una procedura che non ha valore in Italia ma che nella cultura dei protagonisti invece sancisce un legame pressoché inscindibile.

Da quel momento per la ragazzina si sono aperte le porte dell’inferno: stupri, sottomissione fisica e psicologica e ogni genere di angheria da parte dello sposo. Fino alla fuga. Oggi la ragazza, che dall’uomo ha avuto un figlio, ha lasciato il Vicentino e si è riconciliata con la famiglia.

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