La Croazia boccia la statua che ritrae Gabriele D’Annunzio, inaugurata in piazza della Borsa a Trieste nel centenario dell’occupazione di Fiume, l’attuale Rijeka. La presidente croata Kolinda Grabar Kitarovic ha risposto alla cerimonia con un tweet scandalizzato, che definisce l’opera “un monumento alla dissoluzione” e “inaccettabile”, in quanto “esalta l’irredentismo e l’occupazione”.
Le proteste della Croazia – Anche il ministero degli Esteri della Croazia è intervenuto nella protesta, consegnando una nota verbale all’ambasciatore italiano Adriano Chiodi Cianfarani. La comunicazione diplomatica precisa che “sebbene si sia trattato di una decisione delle autorità locali e non nazionali, l’inaugurazione della statua, come il ricordo dell’anniversario dell’occupazione di Rijeka in alcune altre città italiane, non solo mina le relazioni amichevoli e di buon vicinato tra i due Paesi, ma è anche il riconoscimento di un’ideologia e di azioni che sono in profondo contrasto con i valori europei”. Nella nota si può leggere quindi anche un chiaro riferimento alle celebrazioni del centenario dell’”impresa di Fiume”, organizzate dalla Regione Abruzzo e fortemente volute dalla maggioranza di Fratelli d’Italia, guidata da Massimo Marsilio.
La replica del sindaco di Trieste e Giorgia Meloni – Il sindaco di Trieste Roberto DiPiazza, alla guida della giunta di centrodestra, è sembrato indifferente alle critiche. “Come sindaco di Trieste ho sentito il dovere di omaggiare un grande italiano, un grande poeta, un grande letterato come Gabriele d’Annunzio, che ha vie, piazze e scuole che lo ricordano in tutto il Paese”, ha scritto su Facebook. Anche la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni si è dichiarata entusiasta: “L’inaugurazione a Trieste di una statua dedicata a Gabriele D’Annunzio nel centenario dell’impresa di Fiume e’ un’iniziativa estremamente importante perché rende onore a un grande italiano che ha segnato la storia”, ha commentato su Twitter, congratulandosi con la giunta DiPiazza. tgcom24.mediaset.it