Feltri: “Di Maio, Conte e Zingaretti, squallido colpo di stato”

di Vittorio Feltri

L’aula della Camera ha approvato la fiducia al Conte bis con 343 sì e 263 no. Via libera dai gruppi di M5s, Pd e LeU, nonché dalle componenti del Misto +Europa-Centro Democratico e Civica Popolare-Ap-Psi-Area civica. Di seguito, l’editoriale del direttore Vittorio Feltri pubblicato da Libero il 9 settembre.

Salvini e Meloni scendono in piazza contro il governo di pasta frolla e da un certo punto di vista fanno bene a manifestare il loro dissenso, anzi la rabbia. Esistono molti motivi per detestare la svolta in atto, ed è giusto alzare la voce, anche se nella mia lunga esperienza posso dire che i cortei e cose simili non hanno mai cambiato il corso della storia. Tranne in una circostanza. E mi riferisco alla marcia dei quarantamila che si svolse a Torino contro lo strapotere sindacale e della sinistra. Anni lontani eppure indimenticabili.
Quel giro di giostra fu efficace perché mobilitò la cosiddetta maggioranza silenziosa ovvero il ceto medio e moderato che reclamava un ritorno alla pacatezza. Non se ne poteva più in quel periodo lontano di violenze, scontri, scioperi, e i marciatori furono capaci con il loro incedere composto di scuotere le coscienze.

Ci auguriamo che la protesta odierna produca lo stesso effetto sulla testa degli italiani. Qui non si tratta di organizzare una rivoluzione, semmai una controrivoluzione che ripristini la legalità sostanziale, visto che quello di Di Maio, Conte e Zingaretti assomiglia a uno squallido e artigianale colpo di Stato. La Lega e Fratelli d’ Italia non hanno chiesto la luna nel pozzo, bensì le elezioni, che sono il momento più alto della democrazia. Invece il voto è stato negato e ciò ha frustrato sia i partiti di centrodestra sia il popolo.

È chiaro che il nuovo e abborracciato esecutivo si è formato con l’ intento scorretto di bloccare l’ ascesa di Salvini e Meloni, che minacciavano di raggiungere nei consensi la maggioranza assoluta. Questo è riprovevole oltre che ai limiti della ribalderia.

La lotta politica è lecita, però gli sgambetti e i colpi bassi non sono tollerabili. Pertanto l’ agitazione pubblica di chi è stato buggerato con l’ imbroglio sia benvenuta e accolta con entusiasmo dalla Capitale. La gente sappia che è stata fregata alla grande da lupi travestiti da agnelli.