“Bene, il governo si è fatto: il costo è superiore al beneficio (uso la neolingua) già realizzato di mettere intanto da parte l’estrema destra, e a quello eventuale, di riparare a un po’ del malfatto e magari fare qualcosa di buono? Non so, ho una posizione troppo faziosa perché sia condivisa: ho temuto di morire nell’Italia di Salvini – lasciatemelo dire così, all’ingrosso – e ora posso sperare che non avvenga”. Lo scrive sul ‘Foglio’ Adriano Sofri sulla formazione del nuovo governo.
Ora che il governo è fatto, Sofri parla anche dell'”errore da evitare per Renzi”, considerato da qualcuno “come la minaccia più incombente sulla durata e la confidenza del governo”. “Renzi è appena riuscito a far fare un governo – non importa che lui lo pensasse ‘istituzionale’ e a tempo, legato all’aumento dell’Iva e simili, quelle erano condizioni minime per rendere appetibile l’offerta – ad avversari e nemici ostili o recalcitranti, se non altro perché non erano riusciti nemmeno a immaginarlo”, osserva Sofri secondo il quale se l’ex premier “facesse davvero un suo partito, mostrerebbe che i colpi che gli riescono sono più furbi che intelligenti”.