“Ho scelto anche questa volta di venire il primo giorno da ministro dei Beni e delle Attività Culturali in un museo carico di valori e di simboli, il museo di via Tasso. Luogo carico di memoria dove furono torturate persone innocenti, antifascisti, persone colpevoli solo di avere una religione diversa. Credo che in questo momento in cui, troppe volte si tenta e si è tentato di trasformare le paure delle persone in odio, sia importante, proprio come ministro della cultura, cominciare da qua, perché non si perda la memoria: la memoria dell’antifascismo, del rispetto delle religioni, di chi ha il colore della pelle o una cultura diversa”.
Il ministro dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini, esattamente come fece all’inizio del suo scorso mandato, ha scelto la sede simbolica del Museo Storico della Liberazione di via Tasso a Roma per queste sue prime dichiarazioni da titolare del Mibact. ADNKRONOS
“Ci sono cose più importanti delle elezioni”?, per Weimar in fondo a sinistra