I tre membri della Lega nella Commissione Affari economici, Marco Zanni, Antonio Rinaldi e Valentino Grant, chiamati a dare il primo via libera alla nomina di Christine Lagarde alla presidenza della Bce, hanno espresso voto contrario. Fonti della Lega hanno fatto sapere che la loro contrarietà è stata motivata dal fatto che nella discussione avvenuta nella mattinata fra la Lagarde e i membri della Commissione, non hanno minimamente sciolto i dubbi che nella sua presidenza la Bce intraprenda politiche e stimoli monetari più accomodanti e espansive, tali da essere compatibili con le esigenze di tutti i paesi membri.
Inoltre, incalzata dalle domande di Rinaldi riguardo alla possibilità che la Bce persegua anche target occupazionali oltre a quelli inflattivi, ha chiaramente risposto che l’obiettivo primario della Banca centrale europea rimane esclusivamente quello della stabilità dei prezzi, cioè degli obiettivi di inflazione.
Infine, non ha saputo in maniera esaustiva dare garanzie di completa indipendenza, dopo che lo stesso Rinaldi gli ricordava che nella famosa lettera indirizzata a Sarkozy si metteva a sua ‘totale disposizione’. (Ses/AdnKronos)
Lagarde, un funzionario coinvolto in frodi finanziarie a capo della Bce?