E’ oltraggio al popolo italiano. Il governo uscito dal Quirinale deve trovarsi di fronte un popolo imbestialito: se sessantamila iscritti pentastellati contano più di sessanta milioni di italiani, è una vera e propria dichiarazione di guerra alla nostra gente che deve cessare a primavera.
E bisognerà invadere le piazze di ogni città, per denunciare che ci hanno defraudato del diritto a scegliere il governo dell’Italia. Hanno delegato gli account della piattaforma Rousseau al posto nostro.
Mattarella si è prestato a questa commedia. Non si offenda se sarà indicato anche lui come responsabile della conclusione della crisi. Nessuno si doveva permettere di riportare addirittura al governo del Paese il Pd sconfitto alle politiche, alle europee e ad ogni tipo di elezione locale.
Gongolano i burocrati europei, pagano il conto i nostri connazionali.
Starà al centrodestra – se sarà capace di unirsi accantonando ogni polemica – dare voce a tanta gente che non vuole saperne di patrimoniale e porti aperti. Se Forza Italia non ci starà, toccherà a Lega e Fratelli d’Italia rappresentare la rabbia popolare. Ma si organizzi per tempo e celermente ogni tipo di iniziativa. Lunedì mattina alle 11 comincerà Fratelli d’Italia con la manifestazione annunciata a Montecitorio da Giorgia Meloni in coincidenza con il voto di fiducia della Camera. Mai come ora l’opposizione deve uscire dal Palazzo e riempire le piazze. Da deputati e senatori ci aspettiamo un impegno massiccio perché questi ministri devono durare lo spazio di un mattino, a primavera gli elettori dovranno essere chiamati alle urne.
Mobilitare l’Italia contro il governo degli sconfitti per il voto a primavera
Ci riusciremo se mobiliteremo ogni città e ogni paese. Dovremo chiamare le categorie a non farsi mettere i piedi in testa dal governo degli sconfitti. E finirà anche l’imbroglio grillino votato da elettori “di destra”: non ci sono più alibi, hanno tradito ogni giuramento, sono finiti nelle braccia del Pd. Chi è “di destra” non può seguire Conte e Di Maio nella loro folle corsa di potere.
Denunceremo ogni manovra, racconteremo tutte le porcherie di Conte e compagnia. Perché l’Italia non merita la brutta fine che si intravede all’orizzonte.