di Andrea Pasini – – Il governo PD-M5s con estrema certezza si rivelerà un esperimento di profilo molto basso. Questo non lo sottolineo solo io che non simpatizzo di certo ne per l’uno ne per l’altro partito o movimento che sia. Ma lo fa notare la maggioranza dei militanti del Partito Democratico in moltissimi circoli in tutta Italia e la maggioranza degli attivisti del movimento 5Stelle che riconoscono in questa operazione solo un mero interesse di poltrone senza alcun programma e visione di un programma di governo per il paese.
Le scuse adottate sia da Renzi che dal segretario “ancora per poco” del Pd Zingaretti, costretto da Renzi ad accettare tutto questo pastrocchio con il movimento 5Stelle, sono sia la necessità di porre con urgenza una posizione di discontinuità rispetto al governo precedente totalmente incapace di governare a detta loro, scongiurare l’aumento dell’iva e mettere i conti pubblici in sicurezza. Capirebbe anche un bambino che tutte queste cavolate hanno l’unico scopo di cercare di addolcire il boccone amaro che stavano servendo i big renziani e i vertici del partito ai militanti del Pd. Queste becere dichiarazioni hanno raccolto lo sgomento dei territori che solo poche settimana fa si erano sentiti accusare proprio dai 5Stelle con i quali hanno appena chiuso un accordo di governo di essere complici dei terribili fatti di Bibbiano, di rappresentare il marcio della società, di aver truffato con banca Etruria centinaia di migliaia di poveri risparmiatori e chi più ne ha più ne metta.
E bene, io credo che la dignità di una persona o di una comunità non abbia prezzo e che questa scelta di Renzi e di Zingaretti di svendere per due ministeri la propria dignità e quella di una intera comunità porti molto presto questo partito a perdere centinaia di migliaia di consensi. Non ci può essere una disponibilità a prescindere da tutto e da tutti. Non si può in nome di un interesse personale perdonare anni e anni di umiliazioni subite per due poltrone. Ma in politica purtroppo non esiste limite al peggio e tutto questo che sta accadendo ne è la rappresentazione plastica.
Devo far notare e vi dico la verità anche con una punta di amarezza, che non avrei mai pensato che il segretario Zingaretti fosse completamente sprovvisto di attributi politici e che si sarebbe fatto trascinare nel baratro dal suo peggior nemico Renzi. L’ex segretario del Pd di fatto è stato riesumato dall’attuale segretario che è caduto nella trappola ed ha accettando questa operazione politica suicida con i 5 stelle.
Zingaretti ha dato a Renzi e ai Renziani la possibilità di ritornare determinanti, oltre che lasciarsi tirare dalla giacchetta per avallare questo pastrocchio di governo anche dai vari Franceschini che per una poltrona chissà cosa si inventerebbero di fare. Reputavo il segretario del Pd un Uomo più coraggioso e forte. Ma purtroppo mi sono dovuto ricredere. E mi dispiace dirlo ma tra non molto si renderà conto in che disastro si è cacciato e che sarebbe stato meglio dimostrare un po più di coraggio andando a votare e riformando il Pd con volti nuovi e rottamando i vecchi.
Mi sono messo a sorridere imbarazzato per Zingaretti e per i dirigenti del Pd vedendo la totale mancanza di una linea politica chiara e di una linearità di pensiero delle ultime direzioni del Partito. Prima hanno portato un ordine del giorno di Calenda che diceva “mai con i 5 stelle”, il giorno dopo è cambiato tutto, e tutti erano pronti per un accordo di governo con i 5Stelle. Poi c’è stata una direzione dove le parole di Zingaretti sono state nette e rimarcate più volte sulla discontinuità del premier dal governo uscente, ora è stato scelto Conte come premier, per chi non lo sapesse lo stesso del governo giallo-verde.
A questo punto credo che l’attendibilità della direzione e cioè dei rappresentati del Pd sia pari a zero.
Il Pd sta perdendo di vista quella discontinuità di progetti e di gestione del partito che ha iniziato correttamente ad intraprendere nel periodo post Renzi con la nuova Segretria e che gli stava facendo recuperare un po’ di consenso e credibilità. E che invece adesso con questa scellerata scelta imposta da Renzi e subita da Zingaretti di formare un governo con i 5 li farà retrocedere nel consenso e di credibilità.
Il Pd ha fatto un’opposizione durissima al governo giallo-verde come fa adesso a chiedere a Conte di superare quello che ha fatto sino a l’altro ieri? Cosa faranno sulle infrastrutture di Toninelli, sulla democrazia rappresentativa di Fraccaro, sulla politica estera di Di Battista?. In questo quadro non vi sono dubbi: non esiste compatibilità tra il Pd e il movimento 5 stelle. Ed inoltre questo governo Pd-M5s cosa farà in termini di proposta politica? La risposta è: nulla!