L’uomo che ha fermato lo stupratore: “una scena da bestia”

Torino – Scende le scale e sorprende lo stupratore in azione: “Lui le stava addosso, una scena bestiale”. Stava uscendo per portare a spasso i cani quando all’improvviso uno sconosciuto l’ha aggredita e trascinata nell’androne di un palazzo di corso Giulio Cesare, a Torino. È successo intorno alle 6.30 di lunedì 26 agosto: la donna è stata picchiata ed ha iniziato ad urlare per cercare di richiamare l’attenzione dei passanti.

Un uomo che stava scendendo le scale per andare al lavoro ha messo per fortuna fine alla violenza, togliendo letteralmente il maniaco da sopra la vittima e trattenendolo fino all’arrivo dei poliziotti. Per lo stupratore, un guineiano di 21 anni, è scattato l’arresto in flagranza di reato. La vittima invece è stata accompagnata in ospedale per le numerose ferite subite.

Il racconto: “Lui le faceva delle cose incredibili” – – Gioele Urso, giornalista di TorinoToday, è riuscito ad intercettare El Sayed Salem Shaker, il 57enne che ha messo ko l’aggressore. “Mi sono trovato davanti a una scena da bestia” ha raccontato Salem, che vive nel nostro Paese da 40 anni e si considera italiano a tutti gli effetti. “La donna stava piangendo e gridando aiuto mentre l’aggressore le stava addosso e faceva delle cose incredibili. Sono intervenuto e ho bloccato l’uomo. Poi mia moglie ha chiamato la polizia e abbiamo aspettato fino a quando sono arrivati e l’hanno arrestato“.

“Il ragazzo era nudo – ha detto ancora il 57enne – e anche lei era nuda perché le aveva strappato tutti i vestiti di dosso. La trattava come un animale. Ho visto la scena mentre stavo scendendo le scale. Lei perdeva sangue dalla faccia perché le ha spaccato il naso. Era ridotta male”.

“Abito in quel palazzo da più di vent’anni e sono in Italia da 40anni, sono italianissimo. Persone come queste andrebbero castrate subito senza ragionarci troppo sopra”. A rivivere quei momenti El Sayed rabbrividisce. “Per colpa di gente così la pagano anche tutti quelli che sono a posto e lavorano. Ci sono milioni di persone che sono a posto”.

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