Badoglio era marchese. È diventato Conte, ma cambia sempre alleati

Ha cambiato alleato, come Pietro Badoglio. Prima i tedeschi, poi gli americani. Badoglio allora era un marchese – oltre che generale – adesso è solo un Conte che non ha mai combattuto una guerra. Si limita a cambiare pure lui gli alleati per restare a galla nella politica putrida che ha scoperto da un anno a questa parte. E ci sguazza benissimo.

Ce la stanno mettendo tutta per far nascere questo governo vergognoso, figlio della cultura inciucista a cui si sono prostrati con ammirabile devozione Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti. Cianciano di non aver paura del voto, ma ne sono terrorizzati. Preferiscono il governo col nemico al popolo italiano.

Ma il peggiore è proprio Giuseppe Conte e non ci stancheremo di denunciarne l’ambiguità, la smodata ambizione, il rifiuto elitario della democrazia. Questo premier per tutte le stagioni non è mai stato votato da nessuno eppure gli fanno fare il padrone. La democrazia sotto i tacchi, chissà chi lo sorregge questo unto dal Signore…

Il manuale Cencelli per Conte – – Oggi e domani i partiti tornano da Mattarella e poi il presidente della Repubblica deciderà se fidarsi di un governo senza consenso popolare. La notte ha visto l’incontro fra Cinquestelle e Pd. Con un dettaglio di non poco conto. Dal Nazareno – rappresentato da Zingaretti e Andrea Orlando – hanno tenuto a far sapere che Di Maio e Conte li vedevano come rappresentanti dei pentastellati. È la preparazione del manuale Cencelli. Chi prende la presidenza del Consiglio non prende i ministeri principali. Vicepremier unico, con Zingaretti che per ora non vuole entrare al governo. Conte potrebbe anche andare in Europa, gli offrono di tutto.…

La fine del film l’ha denunciata in un video assolutamente da vedere Giorgia Meloni: ci preparano, evitando con cura il ricorso alle elezioni anticipate, la sorpresa del prossimo presidente della Repubblica. Pensano addirittura a Romano Prodi al Quirinale: meritano solo insulti.

Addirittura ci sommergono di bla bla sulla democrazia parlamentare. Lo schifo raggiunge il massimo quando invitano a studiare la Costituzione: e dove sta scritto, in quale articolo, che è normale che il Parlamento dia la fiducia al governo degli sconfitti? Che rappresentatività hanno Camere che fanno una roba del genere? Arroganti, ecco che cosa sono costoro.

Centrodestra prima coalizione

Addirittura – per sostenere tesi indifendibili – si attaccano al 17 per cento ottenuto dalla Lega alle politiche del 4 marzo 2018. “Cinquestelle e Pd avevano di più”, picchiano sulla tastiera. E dimenticano sbrigativamente che era il centrodestra la prima coalizione del Paese con il 37 per cento dei consensi.

Golpisti. Becchini della democrazia. Usurpatori. – – Il centrodestra deve agire con il massimo della mobilitazione possibile. Un governo come quello che rischia di nascere contro il popolo – più tasse e più immigrazione clandestina – deve vedere la più forte protesta degli italiani perbene.

Il Pd lo abbiamo visto perdere ad ogni elezione che si è svolta; e ora ce lo ritroviamo al governo grazie al ribaltone dei Cinquestelle e del poltronista Giuseppe Conte. L’opposizione sappia coordinarsi per buttarli giù prima possibile perché sarebbe inaccettabile lasciarli fare. Tanto più che la manovra parte da un’Europa che continuerà a ficcarci le dita negli occhi. Mentre Soros ci scaricherà africani.

Francesco Storace