Il fondatore di Open Arms Oscar Camps lancia dalla nave, via Twitter, un appello al capo del governo spagnolo Pedro Sanchez, che per tre volte si è rifiutato di parlargli.
“Mi scusi se la disturbo durante le sue vacanze – scrive – ma siamo cittadini spagnoli e siamo vittime di un sequestro, e non di pirati somali”. Da 17 giorni a bordo della nave Ong con centinaia di naufraghi tratti in salvo nel Mediterraneo ai quali viene impedito lo sbarco, Camps nel video spiega che “la tensione che si vive a bordo è insostenibile. Sono già 17 giorni che sopportiamo tutta questa tensione. Nemmeno dei detenuti – afferma – possono essere trattati in questo modo e qui ci tiene sequestrati contro la nostra volontà un governo europeo a cui un tribunale ha imposto che la nave venga evacuata e che venga fornita assistenza sanitaria. Io mi vergognerei – dice ancora nel video rivolto a Sanchez – se fossi un politico o un capo del governo. Tutto quello che stiamo vivendo noi spagnoli a bordo della Open Arms è ingiustificabile”.
Oscar Camps (Proactiva Open Arms) afferma di non aver ricevuto alcuna chiamata dal governo spagnolo nonostante la disperata situazione delle persone che sono state sulla loro nave di salvataggio per due settimane.
Òscar Camps (Proactiva Open Arms) says they haven’t received any call from the Spanish Government despite the desperate situation of the people that have been on their rescue ship for two weeks. pic.twitter.com/4G5amuqHDv
— Understanding Catalonia (@UnderstandingCt) August 16, 2019