È dedicato alle sofferenze delle persone migranti il cuore del messaggio inviato da Papa Francesco al Meeting di Rimini.
“Tanti nostri contemporanei cadono sotto i colpi delle prove della vita, e si trovano soli e abbandonati. E spesso sono trattati come numeri di una statistica. Pensiamo alle migliaia di individui che ogni giorno fuggono da guerre e povertà: prima che numeri, sono volti, persone, nomi e storie. Mai dobbiamo dimenticarlo, specialmente quando la cultura dello scarto emargina, discrimina e sfrutta, minacciando la dignità della persona”, scrive il pontefice.
“L’uomo di oggi vive spesso nell’insicurezza, camminando come a tentoni, estraneo a se’ stesso; sembra non avere piu’ consistenza, tanto e’ vero che facilmente si lascia afferrare dalla paura” si legge ancora nel messaggio del Papa, firmato dal segretario di stato vaticano, card. Pietro Parolin e indirizzato al vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi, nel quale si sottolinea ancora che questa e’ “un’epoca dove le persone sono spesso senza volto, figure anonime perche’ non hanno nessuno su cui posare gli occhi”. – rainews.it