“La Ocean Viking non sbarcherà in Libia le 356 persone soccorse in questi giorni. La richiesta di un porto sicuro è stata fatta al Centro di Coordinamento di Soccorso libico già venerdì 9 agosto dopo il salvataggio del primo barcone, perché quella libica è l’autorità marittima di riferimento nell’area di ricerca e soccorso e avrebbe la responsabilità di indicare un porto sicuro. Ma per il diritto internazionale né Tripoli, né nessun altro porto in Libia, sono porti sicuri e riportare le persone in Libia sarebbe una grave violazione”. Lo sottolinea in una nota Medici Senza Frontiere.
“Msf e SoS Mediterranee non riporteranno le persone in Libia in nessuna circostanza e restano in attesa dell’assegnazione di un porto che risponda ai requisiti del diritto internazionale, dove sbarcare i 356 uomini, donne e bambini vulnerabili che si trovano a bordo della Ocean Viking”, prosegue la nota Msf.
Fonti del Viminale avevano fatto sapere che la nave aveva ottenuto indicazioni di dirigersi al porto di Tripoli, ma è arrivata la smentita. “Con 356 uomini, donne e bambini vulnerabili attualmente bordo, la nave Ocean Viking, di Medici Senza Frontiere e Sos Mediterranee, sta lasciando ora la zona Sar libica, in attesa dell’assegnazione di un luogo sicuro che soddisfi i requisiti del diritto internazionale.”, fa sapere Sos Mediterranee con un tweet. ADNKRONOS