La pentita di Bibbiano, nella sua confessione al gip Luca Ramponi, ha ammesso che «è vero, ho modificato quelle relazioni, ma l’ho fatto a causa delle pressioni che subivo dai miei superiori. Mi sono adagiata per del tempo, ma poi non ce la facevo più: per questo ho chiesto il trasferimento». In pratica, a detta della pentita, i suoi superiori tentavano in ogni modo di strappare i bambini alle proprie famiglie per darli in affido. Spesso e volentieri ricorrendo a documentazione falsificata.