Incubo cinghiali. Ormai da maggio abitano in pianta stabile in città, anche loro, insieme a famiglie e bambini. E seminando il terrore, ovviamente. Come è successo sabato nel tardo pomeriggio quando un papà, Ernesto Calì, mentre passeggiava con il bimbo di venti mesi dentro al carrozzino sotto casa, in viale dei Caduti nella guerra di liberazione, a Spinaceto. Ernesto ha vissuto momenti di panico.
Lui come tanti altri genitori da Monte Mario a Spinaceto e Casal Brunori, dove i cinghiali si muovono in branchi di sette otto esemplari e nei mesi scorsi hanno già attaccato sette cani che hanno riportato ferite profonde.
I mancati sfalci e l’immondizia non raccolta sono le principali cause dell’arrivo dei cinghiali. I residenti sono esasperati, vivono barricati nel condominio e raccontano scene poco urbane e molto al limite: «È capitato che gli adolescenti si difendano arrampicandosi sugli alberi, ma vi rendete conto? Nessuno esce più da solo, abbiamo una chat condominiale: se li avvistiamo ci avvertiamo ma è diventata una situazione insostenibile», racconta Veronique Burrascano, una residente di Spinaceto in via Stame.
La ricostruzione dei fatti su Il Messaggero »»