Probabilmente, sapeva che il trattamento riservato in Italia ai minori stranieri è particolarmente privilegiato, confrontato a quello della vicina Francia, più volte balzata agli onori della cronaca per aver respinto ragazzini e madri con il loro bambini. Così un tunisino di 24 anni si è finto minorenne a un controllo della polizia di Ventimiglia, in provincia di Imperia, sperando di farla franca. Peccato, però, che da un controllo ai terminali sia risultato già espulso dall’Italia. Per lui sono scattate le manette e al processo per direttissima è stato condannato, in primo grado, a 8 mesi di reclusione.
Tutto ha avuto inizio da un normale controllo in Largo Torino, il crocevia più trafficato della città, dove ci sono le principali arterie di collegamento con la Francia. Alla vista dei due giovani nordafricani che si incamminano verso il centro, gli agenti del vicino commissariato decidono di effettuare un controllo. Alla richiesta dei documenti i due ragazzi, dicono di non avere nulla: né il passaporto, né il permesso di soggiorno. Quindi, affermano di essere entrambi del 2003.
Da un controllo foto dattiloscopico alle banche dati, risulta che uno dei due è effettivamente minorenne, l’amico però ha già 24 anni, tra l’altro con a carico un precedente per ingresso irregolare sul territorio dell’Unione Europea, con successivo decreto di respingimento, accompagnamento alla frontiera e divieto di rientro per tre anni.
Mentre il minorenne è stato accompagnato al centro di accoglienza del Parco Roja, per le pratiche relative al soggiorno, l’amico è stato arrestato per la violazione del divieto di rientro e denunciato per false generalità. Processato per direttissima è stato condannato a 8 mesi di reclusione e l’ufficio Immigrazione della Questura di Imperia ha già aperto un fascicolo sulla sua posizione per attivare la procedura di espulsione. www.ilgiornale.it