di Aldo Grandi – – venerdì, 2 agosto 2019, 12:27
Alcune decine di agenti della gendarmerie, alcuni dei quali con tanto di giubbotto antiproiettile, hanno effettuato questa mattina, poco dopo le 9, un blitz sulla spiaggia di Favona nel sud della Corsica. Bloccato il traffico, auto della polizia a presidiare la zona.
Non era un blitz antiterrorismo, ma, incredibile, l’esecuzione di un sequestro amministrativo di quelli che, in questa estate di fuoco, stanno travagliando Ile de Beauté. E’ in corso, infatti, una vera e propria “guerra” fra le autorità francesi e i cosiddetti paillottes, o balneari, titolari di autorizzazioni e concessioni fino al 2018 per lo sfruttamento della spiaggia, e quest’anno improvvisamente privati dei loro diritti.
Agenti e funzionari della polizia francese sono entrati nello stabilimento “La Siesta” in località Favona, a circa 15 chilometri da Porto Vecchio, nel sud dell’isola, in una delle zone più belle e caratteristiche. “La Siesta” è una sorta di resort con accesso à la plage, dove il proprietario, da sempre, ha attrezzato l’arenile con alcune decine di ombrelloni in paglia – da qui l’appellativo di paillottes – e altrettanti lettini.
L’autorità prefettizia di Bastia ha, però, deciso che non ci sono diritti acquisiti e che la spiaggia deve essere lasciata completamente libera a beneficio dei turisti che vogliono accamparvisi per prendere il sole. Spiaggia libera, quindi, e via ombrelloni e sdraio a pagamento.
Questa misura ha suscitato le proteste dei balneari corsi i quali intravedono in essa una “persecuzione” politica e non mancherà di rinfocolare attriti ormai sopiti. “Sono il proprietario de “La Siesta” – spiega un signore brizzolato sulla sessantina -. Siamo da oltre 100 anni proprietario del terreno con tutto in regola, comprese autorizzazioni e concessioni. Nonostante questo vengono a toglierci ombrelloni e sdraio e la possibilità di lavorare e guadagnare. Se così facendo la Francia pensa di limitare il sostegno ai nazionalisti, si sbaglia di grosso“.
Sono numerose le attività che lungo le spiagge del sud della Corsica hanno dovuto rimuovere, più o meno coattivamente, ombrelloni e sdraio, riducendosi a semplici ristoranti sulla spiaggia che non possono noleggiare alcunché. Il blitz, esagerato nei modi e nei contenuti, di questa mattina, non farà che aumentare il senso di insofferenza e di ingiustizia dei balneari corsi, i cui diritti sono detenuti da decenni.