“E’ giusto quello che ha detto il comandante dei carabinieri Giovanni Nistri, fare polemiche oggi sarebbe come infliggere una dodicesima coltellata a Mario, che è e resta l’unica vittima di questo tragico evento. Ma è anche vero che vedere quella foto con il giovane bendato mi ha fatto male, rischia di far male all’Arma e vederla avrebbe sicuramente fatto male anche allo stesso carabiniere ucciso, credo proprio che non gli sarebbe piaciuta affatto”. E’ quanto afferma all’AdnKronos don Maurizio Patriciello, prete dal forte impegno sociale, presente nella chiesa di Somma Vesuviana in provincia di Napoli ai funerali del carabiniere Mario Cerciello Rega, ucciso a Roma da un giovane statunitense in vacanza.
“Il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega era un servitore dello Stato e ci addolora profondamente il modo in cui ha perso la vita, anche se ci addolora pure il fatto che un giovanissimo americano possa buttar via così la sua esistenza inseguendo i falsi miti dello sballo e della droga – premette don Maurizio – La foto del giovane bendato ci ha fatto però male, non può farci piacere”.
Tiene a ribadire Patriciello: “Questo è il momento del dolore e noi siamo andati in chiesa a piangere e a pregare per Mario e per la sua famiglia. Ma proprio in un momento come questo, che vede giustamente tutta l’Italia stringersi attorno all’Arma dei Carabinieri, una immagine come quella non ci voleva, perché lo Stato e i suoi uomini, siano o no in divisa, non possono mai confondersi con chi viola le leggi, quelle leggi alle quali lo Stato stesso impone di obbedire”. ADNKRONOS
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