La mozione di sfiducia individuale contro il ministro e leader leghista Matteo Salvini come una sorta di “sfida” al Movimento 5 stelle o al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Pur senza nominare esplicitamente gli “sfidati”, è questa la lettura che è sembrato voler suggerire Nicola Zingaretti, segretario del Pd, parlando alla direzione del suo partito.
“Non so come andrà – ha detto intervenendo sulle polemiche sul cosiddetto Russiagate – il voto di fiducia, ma chi fino a oggi ha ritenuto ovvio il dovere di riferire alle Camere su quanto accaduto, voglio vedere come si comporterà di fronte al rifiuto del ministro Salvini di farlo”. (askanews)